JANACEK - Glagolitische Messe

Il 1926 fu un anno particolarmente produttivo e di successo per Leoš Janácek, che compose tra le altre opere l'opera Il caso Makropulos, la Sinfonietta e la Messa glagolitica (Mša glagolskaja).

Janácek scrisse la sua Messa glagolitica in soli due mesi e mezzo, che divenne una delle più importanti composizioni di massa. Prendendo le distanze da tutti i percorsi ben battuti del genere tradizionale, Janácek ha creato un brano di musica sacra così unico che si pone la questione se possa essere classificato come tale. Può essere meglio paragonato al potente Psalmus hungaricus di Zoltán Kodály. Invece di usare il latino, Janácek ha basato il suo pezzo su un testo del IX secolo scritto in caratteri glagolitici (cirillici) – l'antico slavo ecclesiastico. Quando ha affidato il suo lavoro alla carta, Janácek ha detto: "Voglio mostrare alla gente come parlare con il nostro caro Signore". E lo ha fatto con una sicurezza di sé ben lontana dall'umiltà e dalla contrizione cattolica. Il suo scopo era quello di scrivere una "messa gioiosa" perché tutte le messe composte finora erano così tristi.